Alle volte pare assistere all’annoso dilemma: “E’ nato prima l’uovo o la gallina ? E’ meglio puntare sull’e-commerce o sul proprio punto vendita ?”.
E qui ci si divide subito in tifoserie, quelle talebane del web che vedono nell’e-commerce l’unica salvezza e quelle tradizionaliste del punto vendita che vedono solo nella sopravvivenza del negozio il futuro della classe dei commercianti e della stirpe.
E se invece provassimo a chiederci come, grazie alle tecnologie digitali e al digital marketing possiamo ottenere migliori risultati dal nostro negozio, dal punto vendita ?
Il 2016 è stato l’anno (e lo è anche il 2017) del boom dell’e-commerce e proprio lo scorso anno si sono cominciati a osservare in maniera diffusa due fenomeni lo showrooming e il webrooming.
Lo showrooming è quel fenomeno che vede il cliente avere in mente un prodotto, andare a vederlo in negozio e magari a provarlo, poi tornare a casa e completare l’acquisto on line. Una vera iattura per il commerciante.
Il webrooming invece è l’inverso si va on line, si verificano i prezzi di determinati prodotti e poi si va in store a comprarli chiedendo o cercando più o meno gli stessi prezzi.
Questa tipologia di comportamenti si sono ancor più accentuati con l’avvento e la diffusione totale degli smartphone strumenti che ci consentono di essere connessi sempre e di prendere informazioni on line in ogni momento, anche, ovviamente, in negozio.
In entrambi i casi potrebbe sembrare che l’arrivo di queste tecnologie, in particolare quelle on line, possano creare problemi non da poco agli esercenti.
In realtà l’arrivo degli Smartphone è una grossa opportunità da cogliere al volo e con essa l’utilizzo di tutte le tecnologie e le tecniche possibili legate al digital marketing e in particolare al “proximity marketing”.
Cosa può offrire il marketing di prossimità utilizzato attraverso gli smartphone:
Sicuramente informazioni interessanti rispetto a ciò che interessa al cliente in quel momento e in quel luogo.
Nel negozio deve succedere quello che avverrebbe in un e-commerce, cioè: mettere in campo tecniche e strumenti per far conoscere al cliente ulteriori offerte che potrebbero interessargli; la possibilità quindi di vendere ulteriormente (upselling); sapere il parere del cliente e le sue sensazioni al momento dell’acquisto; personalizzare le offerte rispetto al cliente in store; dare ulteriori informazioni o pareri di altri clienti su singoli prodotti in maniera da convincere all’acquisto; promuovere il ritorno in negozio e la fidelizzazione del cliente.
La tecnologia ci mette a disposizione diverse soluzioni in grado di agganciare lo smartphone dei nostri clienti e potenziali tali quando sono vicini al nostro negozio, e in particolare:
Il Wi-Fi – concedere l’accesso wi-fi ai propri clienti in una determinata area consente di ottenere la loro registrazione, (ri)agganciarli non appena rientrano nella vostra area, conoscere la loro identità, fare in modo che si colleghino con voi e le vostre info attraverso le piattaforme social e altri sistemi di autenticazione.
Il Bluetooth è una tecnologia conosciuta e utilizzata da più di 10 anni, negli ultimi tempi sono state realizzate delle piccole apparecchiature i Beacon e gli iBeacon che consentono di intercettare i dispositivi mobili dei vostri clienti e di inviare loro informazioni. Immaginate in una strada piena di negozi o in un centro commerciale, quante persone si fermano davanti alla vostra vetrina e a quante persone potreste inviare delle informazioni, ad esempio, su ciò che vedono (o non vedono) in vetrina… sulle taglie disponibili, i colori, le prestazioni, le offerte, eccetera.
Altra tecnologia interessante è quella delle NFC (Near Field Communication). Questa tecnologia consente a due dispositivi molto vicini di comunicare tra di loro. E’ grazie a questa tecnologia che oggi è possibile pagare, ad esempio, semplicemente avvicinando il proprio Smartphone alla cassa. Un sistema veloce e sicuro.
Queste però sono tecnologie, è un’ottima cosa che esistano, ma bisogna mettere giù una strategia concreta con degli obiettivi concreti per fare in modo che esse funzionino e ci facciano ottenere dei risultati. C’è bisogno di una strategia di marketing di prossimità ben studiata e ben applicata.
E poi chi lo ha detto che showrooming e webrooming possano essere solo “nemici” del negozio e non invece un’opportunità in più da mettere in campo per i propri clienti ?
Anche di queste cose parleremo a settembre all’#EcommerceLAB
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