In realtà che i grandi puntino sull’e-commerce è cosa scontata e che avviene da un po’ di anni.
Leggere e sentire. però, che sono le Poste a puntare sull’e-commerce ci fa capire quanto le vendite on line incidano anche sulle nostre scelte strategiche aziendali.
Potremmo dire che Poste Italiane punti sul digitale perché quest’ultimo senza una logistica affidabile, veloce ed efficiente non va da nessuna parte.
Il gioco dell’e-commerce, ormai, non è più sul prezzo “più conveniente on line“, ma su un insieme di fattori molto importanti tra i quali anche quello della consegna veloce.
Poste Italiane ha deciso di estendere i servizi di consegna dei pacchi anche nelle ore serali e ha pensato di istituire dei “Locker Point”, punti di ritiro, nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi per andare incontro alle sempre maggiori esigenze dei consumatori.
Per capire se l’e-commerce stia crescendo o no è interessante anche capire come stanno andando gli affari alle aziende che si occupano di consegnare i pacchi agli utenti finali. Poste Italiane nel primo trimestre 2018 ha fatto un +50% rispetto allo stesso arco temporale del 2017.
Pensate che si è partiti da 5 milioni di pacchi del 2015, si è passati a 15 milione nel 2016, per arrivare ai 35 milioni nel 2017.
Se il trend è questo tutti non possono non pensare che prima o poi l’e-commerce degli altri non possa incidere negativamente sul proprio business aziendale e non correre ai ripari.
Sempre più persone acquistano on line, sempre più persone acquistano in mobilità. Sono dati di qualche settimana fa, ma, ad esempio in Spagna, le abitudini dei consumatori stanno cambiando: non si passano più i week-end nella grande distribuzione, supermercati e centri commerciali, ma si passano con la famiglia e poi… poi gli acquisti si fanno on line durante la settimana.
Anche chi vende prodotti freschi non può più dormire sonni completamente tranquilli. A Milano, ad esempio, le grandi major dell’e-commerce consegnano il fresco nell’arco della stessa giornata.
Quindi cosa dobbiamo fare ?
Direi di affidarci per un attimo alla infinita saggezza di Confucio:
Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa.
Il secondo momento migliore è adesso.
La risposta a quel “quindi” è: diamoci da fare subito, sentiamoci !
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